Il distacco della retina consiste nella raccolta di liquido sotto la retina, nella maggior parte dei casi provocata dallo sviluppo di una o più lacerazioni retiniche e spesso associata a trazioni patologiche del vitreo sulla retina. Solo in rari casi si determina in base alla formazione di liquido essudativo sottoretinico non associato a trazioni vitreali e/o a rotture retiniche. Perché operare un distacco di retina? Perché solo la chirurgia può ottenere un riaccollamento della retina e perchè tale patologia può determinare una grave riduzione della vista fino alla perdita totale della funzione visiva (il trattamento laser non è più possibile e/o efficace in questo stadio della malattia).
Anestesia. L’occhio può essere reso insensibile ed immobile con iniezioni peribulbari o retrobulbari. È comunque più utilizzata l’anestesia generale.
Il recupero visivo. Nella gran maggioranza dei casi si ottiene un riaccollamento della retina ai piani sottostanti. Il recupero dell’acutezza visiva è progressivo ma può essere anche nullo, scarso o incompleto. L’entità di visione recuperabile con l’intervento dipende molto dalle preesistenti condizioni generali dell’occhio, in particolare della retina, del nervo ottico, del cristallino e della cornea; quindi, la presenza di una lesione in queste strutture, provocata dalla malattia, può limitare il recupero visivo derivante dall’intervento (in proporzione all’entità della lesione). Il paziente deve ricordarsi che, anche a guarigione avvenuta, l’occhio va periodicamente controllato dall’oculista; nei mesi e negli anni successivi all’intervento egli deve quindi sottoporsi ad alcuni periodici controlli che verranno progressivamente diradati. È sempre possibile una recidiva del distacco di retina e può essere necessario anche ripetere l’intervento.
Trattamenti laser retina
Il laser retinico (argon laser) viene usato generalmente per “bruciare” zone della retina malata. In alcuni casi, invece, viene impiegato per fissare la retina sana intorno a zone patologiche (fori o lesioni). L’obiettivo è quello di ottenere delle cicatrici che rinforzino la retina nei suoi punti più delicati.
L’ARGON laser è un tipo di laser il cui fascio luminoso – generato grazie all’argon, un gas nobile – ha un’azione termica: riscaldando la zona su cui si punta lo strumento si possono curare una serie di malattie della retina (in virtù di un fenomeno chiamato “fotocoagulazione”).
L’argon laser viene più frequentemente utilizzato ambulatorialmente per trattare: