Trapianto di cornea: come avviene l’intervento

17 aprile 2019
Trapianto di cornea: come avviene l’intervento

Il trapianto della cornea è un intervento molto delicato che viene eseguito per curare patologie corneali come cheratocono, scompenso corneale con cheratopatia bollosa, traumi, infezioni od opacità corneali.
La cornea è una membrana trasparente di mezzo millimetro di spessore costituita da 5 strati cellulari sovrapposti; è la prima lente dell’occhio attraverso cui passano i raggi luminosi. Una sua opacizzazione o sfiancamento possono causare grave deficit visivo e portare alla cecità.
Per questo motivo è importante recarsi il prima possibile dall’oculista per intraprendere un percorso di cura. Generalmente l’intervento chirurgico viene eseguito quando non è più possibile affidarsi a terapie alternative.

Le fasi dell’intervento di trapianto della cornea
Prima di effettuare l’operazione è necessario sottoporre il paziente a una serie di esami specifici, utili per valutare con precisione lo stato di salute della cornea:

  • Microscopia endoteliale: un esame di breve durata in grado di monitorare la densità cellulare e di diagnosticare eventuali degenerazioni e distrofie dell’endotelio corneale

  • Pachimetria corneale: effettuato per misurare lo spessore della cornea, così da valutare l’eventuale presenza di patologie come il cheratocono, l’edema corneale e il glaucoma

  • Topografia corneale: utile per misurare la curvatura della superficie della cornea

  • Pentacam: un esame che analizza la forma, la profondità della camera anteriore, lo spessore, l’elevazione della superficie anteriore e l’angolo irido-corneale.

Una volta conclusa questa prassi, la tecnica chirurgica prevede essenzialmente due passaggi:

  1. taglio della cornea malata del ricevente tramite trapano corneale e sua asportazione

  2. applicazione tramite sutura, eseguita con un filo sottilissimo, della cornea del donatore nell’occhio ricevente 

In questo processo, un ruolo fondamentale è ricoperto dalla Banca della Cornea, che ha il compito di:

  1. raccogliere le cornee dei donatori;

  2. analizzarle e conservarle;

  3. prepararle a seconda della tipologia di trapianto a cui sono destinate;

  4. inviarle, su richiesta, alle strutture sanitarie in cui dovranno essere impiantate.

Le cornee ritenute non idonee sono invece conservate per la ricerca sulle malattie oculari. 
Il rischio di rigetto è molto basso (si registra generalmente un successo che supera il 90%), ma si tratta comunque di un intervento molto delicato, per questo è opportuno rivolgersi ad un professionista con esperienza. Nel periodo postoperatorio, il paziente dovrà utilizzare colliri antibiotici ed antinfiammatori per alcuni mesi, inoltre dovrà rispettare un periodo di riposo ed evitare assolutamente traumatismi nell’occhio operato.